Cos’è la dialatazione/torsione gastrica?

In genere alla dilatazione fa seguito la torsione.

 

EPIDEMIOLOGIA

  • Sindrome quasi esclusive del cane – molto raramente gatto e uomo
  • razze di grossa mole (x pasto abbondante)
  • con torace profondo.
  • Età: adulti/ anziani (maggior incidenza dal 7° anno di età)
  • Sesso: in letteratura maggiore incidenza nelle femmine

 

EZIOLOGIA (DILATAZIONE):

Sindrome multifattoriale

  • Predisposizione anatomica: torace profondo + lassità dei legamenti epatogastrico e gastrolienale.
  • Intensificati meccanismi di eruttazione o vomito
  • Ereditarietà
  • Abitudini alimentari: un pasto abbondante
  • Altre: vomito, parto, neoplasie gastriche, traumi, anestesia generale, chirurgia addominale.

 

 

PATOGENESI (TORSIONE)

Lo stomaco prima si dilata rapidamente (acuto) e poi si torce.

  • Evento scatenante: accumulo di gas/liquidi/alimento + occlusione funzionale di piloro e cardias = aumento di volume dello stomaco oltre i limiti funzionali
  • Fonti di gas:
    1) Aria atmosferica : un cane molto vorace ingerisce molta aria insieme al cibo(*);Lo stomaco con un solo pasto giornaliero si dilata molto e rapidamente, vengono così compromesse le strutture legamentose che diventano più lasse, predisponendo alla torsione.
    2) Fermentazioni batteriche: diete ricche di carboidrati e cereali (fermentescibili)
    3) Reazione tra ac. Gastrici e secrezioni contenenti bicarbonato (la dilatazione avviene soprattutto nel periodo post prandiale
  • Pasto abbondante con ingestione di aria
  • Rapida deplezione dello stomaco
  • Difficoltà respiratorie a causa dell’aumento di volume gastrico
  • Respirazione rapida, superficiale, bocca aperta (polipnea)
  • Ulteriore ingresso di aria atmosferica nello stomaco
  • Eruttazione impossibile**

 

Esito: DILATAZIONE
**L’aria si accumula dorsalmente al fundus (bolla gastrica). La dilatazione comprime l’esofago. Si instaura un meccanismo a valvola per cui l’aria continua ad entrare nello stomaco per effetto del’inspirazione, ma non riesce ad uscire con l’espirazione, per tanto il cane non riesce ne ad eruttare ne a vomitare.

 

PATOGENESI (TORSIONE)

L’aria riempie il fundus gastrico, quindi passa nel corpo dello stomaco, e infine nel piloro. Lo stomaco si può dilatare fino a 30 volte! Può arrivare a contenere sino a 40 litri d’aria!

La torsione può avvenire in senso orario (180°-360°), o in senso antiorario (max 90°).

 

CONSEGUENZE E COMPLICANZE
1) MILZA: fissata allo stomaco mediante il legamento Gastrolienale (da grande curvatura a ilo della milza); durante la torsione viene trascinata e “ripiegata” a “V”, subendo compressione e distensione vascolare sino alla necrosi splenica.

 

2) DIAFRAMMA E POLMONI: l’enorme dilatazione dello stomaco causa ridotta escursione diaframmatica, che determina alterazione della meccanica respiratoria e porta alla ridotta ossigenazione del sangue (ipossiemia)

 

3) VASI: in seguito alla dilatazione gastrica vengono compressi anche alcuni vasi tra i quali:

  • VENA PORTA
  • VENA CAVA CAUDALE

la loro compressione determina alterato accumulo di tossine e quindi SHOCK ENDOTOSSICO

 

4) STOMACO: sovradistensione determina compressione dei vasi > ischemia > infarto gastrico > NECROSI della PARETE GASTRICA > POSSIBILE ROTTURA > PERITONITE SETTICA

 

5) ALTERAZIONI METABOLICHE: ACIDOSI+ALCALOSI METABOLICA con ph normale

 

6) ARITMIE

  • squilibri elettrolitici
  • squilibri del sistema nervoso autonomo vago-mediati

 

SEGNI CLINICI

  • Frequente poco dopo il pasto
  • Vomito improduttivo
  • Ptialismo (ipersalivazione)
  • Progressiva e rapida distensione addominale
  • Depressione
  • Difficoltà respiratoria (polipnea) fino alla cianosi

 

DIAGNOSI CLINICA

Confermata da radiografia dell’addome in decubito laterale destro.

 

TERAPIA

Essenziale la tempestività d’intervento.

  • Stabilizzazione: fluidoterapia intensiva, controllo emogasanalitico ed eletrocardiografico
  • Terapia analgesica
  • Decompressione
  • Lavanda gastrica
  • Intervento chirurgico di riposizionamento gastrico e gastropessi, talvolta associato a splenectomia se la milza risulta coinvolta e danneggiata
  • Monitoraggio post operatorio

 

PROGNOSI

Riservata fino a 24-48 ore dall’intervento chirurgico, condizionata dalla ripresa dell’alimentazione e della defecazione, e alla normalizzazione dei parametri elettrolitici ed elettrocardiografici.